yogurt burro e formaggio

Cagliata con l’aceto

 

La cagliata la prima volta l’ho fatta due anni fa, è una cosa semplicissima (io faccio solo cose semplicissime ormai si è capito), non è propriamente un formaggio ma può sostituire la ricotta o i fiocchi di latte all’occorrenza.
Tempo fa nei blog l’hanno fatta tutti quanti chiamandola ricotta, beh ovviamente non ha niente a che vedere con la ricotta, questo almeno noi italiani lo dovremmo sapere :-)
È una semplicissima cagliata che si può fare con succo di limone o aceto, in india lo chiamano panir, non ci mettono il sale e ci fanno dei dolci, se si usa del latte di soia viene una specie di tofu, anche se il tofu, si sa, quello vero, è fatto col nigari.


Cagliata con l’aceto

1 litro di latte fresco (io lo prendo al distributore di latte crudo)
4 cucchiai di aceto di mele
una presa di sale

Si mette il latte in una pentola di acciaio, lo si tiene d’occhio e quando sta per bollire (cioè comincia a fremere e si formano le bollicine sul bordo ma non si è ancora gonfiato) si versa l’aceto e il sale, si abbassa il fuoco e si mescola, si aspetta che si formino i fiocchi, dovrebbe bastare qualche minuto, quando i fiocchi sono numerosi e ben separati dal siero si spegne, si lascia intiepidire e poi si mette in un colino fitto, magari con una garza, e si lascia a scolare, il siero lo si tiene da parte.


You Might Also Like

  • roberta cobrizo
    13 agosto 2010 at 11:41

    ed è PURE bella! ;-)

  • saretta
    13 agosto 2010 at 13:24

    Mi autoinvuterei a cena cara la mia inventrice della pasta “tuttofare”!!!!:D

  • lucy
    13 agosto 2010 at 14:09

    questa ricetta è veramente eccezionale. molto gustosa e curata nei particolari.descrizioni perfette!complimenti!

  • Anna
    13 agosto 2010 at 14:32

    Ciao Stella. I fiocchi di latte o cagliata mi attirano molto. Dovrei solo trovare un posto a Milano che venda un latte fresco. L’impasto mi piace molto ma nella versione senza glutine devo per forza usare un uovo se no il tutto mi diventa un mattone. Mi daro hai panini con uvetta vegani….sostituiro la pasta madre con lievito di birra….poi ti faccio sapere cosa ne viene fuori.
    Un grande abbraccio
    Anna

  • stelladisale
    13 agosto 2010 at 15:03

    roberta, si vero? :-)

    saretta, autoinvitati pure :-)

    lucy, grazie, cerco di essere chiara spero di riuscirci

    anna, qui c’è pieno di distributori di latte crudo che oltretutto costa pochissimo, ma viene benissimo con qualsiasi latte eh non deve essere per forza fresco, ah poi non pensare che io ti abbia perso di vista, ho visto benissimo i lievitati bellissimi che fai anche senza glutine per cui la maestra sei tu un metodo lo trovi di sicuro, adesso pure i corsi fai, sei bravissima :-)
    abbraccione

  • Baol
    13 agosto 2010 at 15:47

    Buon ferragosto!

  • stelladisale
    13 agosto 2010 at 16:21

    baol anche a te :-)

  • Alex
    14 agosto 2010 at 04:57

    Le tue torte salate ormai sono un punto di riferimento. E quanto è bella quella chiusura arrotolata, io sono una schiappa in queste cose.
    Mi hai ricordato che potrei anche rifare la ricotta prima o poi.

  • stelladisale
    14 agosto 2010 at 08:26

    grazie alex, buona giornata, ma no dai è semplice fare il cordoncino, se lo faccio io vuole dire che è semplice :-)

  • Valeria
    14 agosto 2010 at 11:47

    splendida questa torta salata, complimenti! il ripieno, poi, mi stuzzica assai!!

  • Valeria
    14 agosto 2010 at 14:18

    Ciao Stella! Sei sempre avanti, ti seguo da tempo ed ogni volta riesci a stupirmi. grazie delle belle idee che regali e di essere come sei. ciao.

  • manu e silvia
    14 agosto 2010 at 21:58

    Ciao! siamo certe che questo tipo di formaggio, preparato da sè, sia qualcosa di veramente unico…da provare!
    ottima e proprio particolare la tua idea per questa torta! ci piacerebbe davero assaggiarla!
    curiosa a partire dalla base, fino al ripieno!
    baci baci

  • isafragola
    15 agosto 2010 at 08:16

    mi hai fatto vernire l’acquolina in bocca appena collegata. E’ tanto che non faccio la cagliata, potrei approfittarne. Questo impasto mi piace proprio.

  • stelladisale
    16 agosto 2010 at 06:44

    ciao a tutte grazie

  • isafragola
    18 agosto 2010 at 11:33

    fatto l’impasto oggi per pranzo e riempito con zucchine, melanzane e pecorino. Slurp. Dovresti però farmi un corso da sfoglina, perchè mi sa che non ho steso bene la pasta. Mi è venuta infatti solo una piccola pirofila. Quanto la lasci alta tu? La farina era 300 gr in tutto? e Come fai a darle quella bella forma rotonda?

  • stelladisale
    18 agosto 2010 at 11:55

    isa, va tirata bella sottile, col mattarello, la forma tonda se proprio non ti viene col mattarello basta metterci sopra la teglia rotonda e tagliare i bordi ma è tutta una questione di sapere usare il mattarello, e di avere una spianatoia bella grande… questa sarà stata mezzo centimetro ma le prime che facevo senza cremor tartaro erano più sottili, praticamente trasparenti, anche perchè usavo 200 gr di farina, non 300…

  • isafragola
    18 agosto 2010 at 12:48

    Grazie Stella, anche la mia era circa mezzo centimetro, ma mi è venuta comunque molto più piccola. Ma è anche vero che col mattarello non me la cavo molto bene! Dovrò allenarmi con altre torte ;-)

  • stelladisale
    19 agosto 2010 at 07:03

    no ripensandoci era più sottile, 2 millimetri non di più si vede anche dalla foto, altre volte l’ho fatta che era proprio un velo, anche meno di un millimetro ma si riesce bene a stenderla perchè è elastica non si rompe

  • marta
    19 agosto 2010 at 12:16

    uh! la tua mitica ricetta per la pasta da torte salate! non hai idea di quante volte l’abbia fatta e rifatta anch’io! un grazie di tutto cuore sarà sufficiente??? ^__^
    per la cagliata (che io faccio spessissimo col latte di soia e mi piace tanto) ti faccio una domanda: dopo che hai aggiunto aceto e sale lasci acceso il fuoco? io spengo di solito..ma a volte i fiocchi mi vengono molto “poltigliosi” e buttare tutto quel ben-di-dio mi da un tale fastidio!! infine: col siero poi ci fai la ricotta (ri-cotta, per l’appunto)?
    un caro saluto ^__^

  • stelladisale
    19 agosto 2010 at 13:06

    grazie marta :-)
    no, io lascio il fuoco acceso al minimo e aspetto che si formino i fiocchi, se poi non si dovessero formare si può anche aggiungere un cucchiaio di aceto ancora…
    il siero l’ho usato per la focaccia, è venuta buonissima, anzi dovrei postarla…
    la ricotta vera penso che ci voglia il caglio, l’ho vista fare ma aggiungendo del latte al siero e col caglio preso in farmacia

  • lauretta
    2 maggio 2011 at 06:33

    volevo solo dirti che ho provato questa torta nel week end (da portare ad una grigliata con presenza di vegetariani).
    E’ stata un successone! E’ davvero molto buona e più semplice di quello che credevo da fare!
    complimenti! :)

  • stelladisale
    2 maggio 2011 at 06:43

    grazie lauretta :-)