pasta riso e cereali

Tagliatelle con pesto di aglio orsino e menta con mollica tostata

 

Niente di originale (il mio blog è pieno di tagliatelle e di pesto), una ricetta abbastanza ecologica, con ingredienti di riciclo o autoprodotti, biologici, a chilometro zero.
Le tagliatelle sono fatte in casa come sempre con ingredienti biologici, il pesto è fatto in casa con aglio orsino raccolto al lago e menta del terrazzo, la mollica è pane avanzato, il grana padano è stato acquistato in azienda direttamente dove è stato prodotto. C’è anche poco dispendio di energia perchè la cottura è rapidissima.


Tagliatelle con pesto di aglio orsino e menta con mollica tostata

Le dosi sono per 3/4 persone.

Per le tagliatelle:
250 gr di farina biologica tipo 0
2 uova biologiche
un cucchiaio di olio extravergine d’oliva biologico
un pizzico di sale marino integrale
una spolverata di pepe nero
acqua q.b. (del rubinetto, depurata)

Per il pesto:
un mazzetto di aglio orsino (foglie e fiori) raccolto qui
una decina di foglie di menta del mio terrazzo
una decina di mandorle biologiche con la pellicina
un cucchiaio di grana padano stagionato 28 mesi comprato qui
una presa di sale marino integrale
olio extravergine d’oliva biologico q.b. (non troppo), il mio è ligure

Per la mollica tostata:
mollica di pane raffermo fatto da me del tipo comune (lievito madre, farina bio, sale, acqua)

Le tagliatelle le preparo sempre prima e le metto in freezer (ma quante volte l’ho scritta sta ricetta su sto blog?). Setaccio la farina in una ciotola di ceramica, ci metto in mezzo le uova intere, l’olio, il sale e il pepe e sbatto con un forchetta, poi continuo con una mano sola perchè l’altra può servire per aggiungere un po’ di acqua (a temperatura ambiente).
Quando è amalgamato bene faccio una palletta e lascio da parte un paio d’ore dentro un sacchettino di quelli per il freezer.
Poi stendo con la macchinetta a manovella (per gli amici nonna papera), la mia è vecchia quasi come me, sotto c’è l’anno di fabbricazione, 1969. Taglio sempre con la stessa (a me piacciono un po’ spesse) e metto in freezer. Ci vuole così poco tempo, lo dico sempre, 5 minuti per impastare, 5 per stendere se è così poca, non di più.

Per il pesto basta tritare aglio orsino mandorle e menta, aggiungere sale e olio ed è fatto. Di olio se ne può mettere anche poco tanto poi si allunga con l’acqua di cottura della pasta. Lo si può fare prima e tenere in frigo anche una settimana, oppure metterlo in freezer.

La mollica la si grattugia e la si mette a tostare in una padellina o in forno, deve diventare bella marroncina. Lo si può fare mentre bolle l’acqua.
Si mette il pesto in padella, quando le tagliatelle son cotte (2 minuti dalla ripresa del bollore perchè son spesse se no anche meno) le si mette in padella con mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta che con l’amido lega il sugo, si mescola bene un minuto e si serve cosparso di pangrattato tostato.


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  • sara b
    9 maggio 2011 at 10:14

    grande stella, sapevo che avremmo potuto contare su di te! mannaggia ieri ho mangiato l’aglio orsino e vorrei tanto trovarlo qui da me ma non l’ho mai visto :-( quanto all’equiseto, so che in teoria si mangia e può essere trattato un po’ come gli asparagi. io non l’ho mai mangiato né raccolto perché so anche che ne esistono vari tipi, e non tutti sono commestibili. ti risulta? a me sembra tutto uguale :-P PP

  • stelladisale
    9 maggio 2011 at 10:51

    sara, per l’equiseto so quello che c’è scritto su wikipedia anche io… c’è la pianta sterile che è quella con gli aghetti lunghi che ho raccolto io e c’è la pianta fertile che può richiamare lontanamente un asparagone e dice che la facevano impanata una volta ma se ha lo stesso sapore delle foglie non sa di niente, poi magari ce n’è tipi più buoni non saprei, anche a me quello che vedo in giro sembra tutto uguale…

  • Tabita
    9 maggio 2011 at 12:00

    Bravissima, non bisogna dimenticarci dei referendum ma tenere alta l’attenzione ed andare a votare, se non altro perchè il raggiungimento del quorum è già un segnale che la popolazione non è indifferente!
    Uff, l’aglio orsino non lo trovo… Però “seguendo il tuo esempio” sono andata a raccogliere ortiche e ne è venuto fuori un ottimo pesto che se riesco prima o poi replicherò e posterò! Baci

  • sara b
    9 maggio 2011 at 13:51

    grazie!

  • marcella
    9 maggio 2011 at 15:17

    Quanto mi piace il pesto di aglio ursino!!!!
    Bravissima come sempre!
    Per quanto riguarda il referendum, tu non sai come sto rompendo le scatole ad amici e colleghi!
    Hanno privatizzato le spiagge, adesso lo vogliono fare con l’acqua.
    Voglio emigrare…

  • stelladisale
    9 maggio 2011 at 16:53

    tabita, grazie, il problema è che han capito che la gente non è indifferente, per questo fan di tutto per boicottarlo…
    son buonissime anche le ortiche dai, baci

    marcella, meglio che se ne vadano loro e prima o poi se ne andranno :-)

  • Nepitella
    10 maggio 2011 at 09:36

    Grazie! grazie per aver partecipato e per aver capito in pieno il senso :)

  • nicoletta
    10 maggio 2011 at 10:37

    Ottime le ricette, le idee e lo stile di vita.
    Il blog meritava un post nel mio!

  • stelladisale
    10 maggio 2011 at 12:28

    grazie a te nepitella :-)

    grazie nicoletta, son passata prima

  • Arianna
    10 maggio 2011 at 13:24

    Bellissima questa ricetta anche se non so che sapore possa avere l’aglio orsino!! E per il referendum speriamo che vadano a votare in tanti!!!!

  • stelladisale
    10 maggio 2011 at 13:57

    ciao arianna, l’aglio orsino sa di aglio ma delicatamente

  • Azabel
    10 maggio 2011 at 16:13

    uff… sono invidiosa! Ti ricordi che ho regalato parte dei tuoi bulbi alla Cri? Avevo fatto due vasi, uno è spuntato in fretta ed appena è fiorito gliel’ho portato… peccato che quello rimasto a me non voglia saperne di crescere. Quest’anno va magra, speriamo che il prossimo i bulbini si impegnino un po’ di più!

  • rossella
    10 maggio 2011 at 16:31

    ciao Stella ! buonissimo questo piatto ! Dovrò cerare l’aglio orsino !!! un abbraccio !!

  • stelladisale
    10 maggio 2011 at 16:57

    alice, invidiosa… a me quelli che avevo nel vaso sono morti! penso che dei parassiti li abbiano mangiati, comunque so dove andare a prenderlo, anche quello al lago quest’anno non sta tanto bene, è pieno di macchie gialle, proverò in montagna…

    rossella, grazie la mollica tostata ci sta da dio… l’aglio orsino lo trovi a castione della presolana frazione rusio e sul lago di endine vicino al ponticello nuovo di legno dopo il ristorante la fonte a monasterolo ma quest’anno lì è bruttino… baci :-)