dolci

Confettura di prugne selvatiche all’anice stellato

 

Nel solito posto quest’anno ci sono alcuni pruni selvatici stracarichi di frutta. Come le piante di amarene. Mai vista prima tanta frutta in giro. Non è una bellissima estate? Calda senza strafare, senza siccità, un po’ di acqua ma non troppa, giornate limpidissime senza afa, verde irlandese ovunque e natura rigogliosa. E la notte fa fresco. Il clima perfetto. Perlomeno qui.

Insomma alla fine ho raccolto due chili e mezzo di prugne selvatiche di quelle piccoline buonissime. Ho fatto la marmellata. Confettura buonissima molto normale cioè con lo zucchero e pure parecchio dolce.

 



 

Confettura di prugne selvatiche all’anice stellato

1 chilo e 350 gr di prugne pesate denocciolate e tagliate a pezzetti.
400 gr di zucchero integrale di canna bio equosolidale
200 gr di succo di dattero concentrato bio
1 cucchiaio di agar agar in polvere
15 gocce di olio essenziale di anice stellato

Ho lavato, tagliato a pezzetti le prugne lasciando la buccia, buttato i noccioli (adesso arriverà qualcuno a dirmi che coi noccioli delle prugne selvatiche ci si fa un famosissimo liquore, beh io li ho buttati, nell’organico).
Ho messo in pentola le prugne con lo zucchero e il succo di dattero (è quello molto denso tipo miele che si trova nei negozi bio) e ho lasciato cuocere fino a quando lo zucchero non si è sciolto tutto, mescolando ogni tanto. A questo punto se volete toglierne un po’ e mangiarvele sono buonissime, perfette per farcire delle crepes o anche per una crostata. O tiepide sul gelato.
A questo punto ho spento e lasciato riposare tutta notte. Non essendosi raffreddate non le ho messe in frigo.
Il giorno dopo ho rimesso sul fuoco e cotto un’oretta, fino a quando la consistenza non è quella di una marmellata un po’ liquida, ho sparso l’agar agar mescolando bene e aggiunto l’olio essenziale, cotto ancora 10 minuti e invasato.
I vasetti li avevo sterilizzati nel frattempo in forno, per un’oretta circa a 120 gradi.


C’è anche il PDF!

You Might Also Like

  • Arianna
    14 agosto 2011 at 20:11

    Buone queste prugne, da piccola le mangiavo sempre direttamente dalla pianta, ma ora qui non si trovano piu’! E superbuona anche la tua marmellata!

  • stelladisale
    15 agosto 2011 at 07:04

    grazie arianna, ciao

  • lelli
    15 agosto 2011 at 14:51

    Quanto mi piace fare la marmellata!L’ho fatta con le mie susine ma con poco dolcificante ed è piuttosto acidina,la tua sarà buonissima!

  • stelladisale
    15 agosto 2011 at 17:53

    lelli, si buonissima, molto dolce la mia, e il dattero ci sta benissimo… baci

  • Elena
    15 agosto 2011 at 20:22

    Sì, concordo che il clima lombardo quest’anno è favoloso (da vacanza)…io amo tantissimo l’anice stellato, ma in genere uso le bacche…forse l’olio essenziale si dosa meglio però! quest’anno non faccio conserve di frutta perchè ne ho ancora troppa in cantina…

  • stelladisale
    15 agosto 2011 at 21:33

    elena, ciao… vero? si sta benissimo :-) l’olio essenziale è comodissimo, non solo in cucina

  • Sara
    16 agosto 2011 at 11:14

    Ma non sono susine quelle?Adoroooo.In montagna si stav abenissimo nei gg scorsi ma, da ieri a Milano c’è un p’ d’afa accidenti!per il resto agosto davvero piacevole!
    A prestissimooooooo ;)
    baci

  • stelladisale
    16 agosto 2011 at 13:29

    si susine, noi le chiamiamo prugne, a prestissimo baci

  • Anelia
    16 agosto 2011 at 19:39

    ciao…posso chiedere dove si trova questo posto meraviglioso? Forse lo hai già detto…io le amarene le amo, ma faccio fatica a trovarle al supermercato.

  • stelladisale
    16 agosto 2011 at 21:08

    valcavallina, colle gallo, se vuoi ti do indicazioni più precise se sei della zona, però per le amarene è tardi…

  • Maria
    19 agosto 2011 at 10:44

    Non ci credo! sembrano i miei prugneti! Dai un’occhiata all’ultimo post che ho pubblicato ieri al mio blog ;) Questa ricetta la ricorderò promesso:) bacioni

  • stelladisale
    19 agosto 2011 at 11:19

    maria sei fortunata ad averli in giardino, ok, poi mi fai sapere l’anno prossimo eh :-)

  • Kiki
    24 agosto 2011 at 23:09

    ciao, come si fa per seguirti? anche io ho un blog e sono di Provaglio d’Iseo (Bs). Ho visto il post che parlava del Monastero del paese di Provaglio. Ciao,Kiki.

    • stelladisale
      25 agosto 2011 at 07:16

      ciao kiki, come si fa in che senso?

  • marcella
    27 agosto 2011 at 12:08

    Ciao! Golosa la tua marmellata con la frutta “trovata”!
    Io stamattina sono andata per more, ma quest’anno il raccolto è stato scarso. Penso che riuscirò lo stesso a fare qualche vasetto di marmellata.
    In compenso ho riportato dalle vacanze una cassetta di fichi stramaturi e strabuoni, che sono già stati trasformati! :-)
    Senti, ma perchè non mettiamo su un marmellatificio?
    Bio, eh!!!!! :-) )))

  • stelladisale
    27 agosto 2011 at 12:44

    ciao, bentornata, ma sai che invece qui quest’anno c’è tutto di tutto anche di more? non è che magari era già passato qualcuno? comunque col caldo dei giorni scorsi non avevo voglia nè di andar per more nè di fare marmellate, buona quella di fichi! se ci vediamo facciamo uno scambio di marmellate :-)

  • marcella
    28 agosto 2011 at 18:56

    No, no, non era passato nessuno!
    Si vedevano i frutti piccoli, ma già secchi, e su tanti rami non c’erano proprio. Sono riuscita comunque a fare sei vasetti di marmellata.
    Moooooolto volentieri faccio lo scambio!!!!

  • Celeste
    5 settembre 2011 at 11:57

    Grazie per la ricetta! L’ho provata ed è strepitosa, davvero. Grazie ancora :-)