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I fermentati thailandesi o fervida

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Una delle cose nuove che ho iniziato a fare negli ultimi mesi sono i fermentati thailandesi.
Una cosa semplicissima in realtà, però ci avevo provato in primavera e avevo sbattuto via tutto perchè puzzava.
A luglio sono andata da Stefania Rossini, che faceva un corso appunto sui fermentati thailandesi, visto che era nel suo blog che li avevo visti e mi avevano incuriosito.
Le cose è sempre diverso annusarle e toccarle dal vivo. Infatti ho capito cosa avevo sbagliato.

Ma cosa sono questi fermentati thailandesi detti anche fervida (con l’accento sulla i)?
Sono frutta o verdure o erbe messe in una soluzione di acqua e zucchero (o acqua e miele) e poi lasciate a fermentare per dei mesi.

Thailandesi perchè li ha diffusi una signora thailandese, Pa-Cheng, ma la ricetta è di un medico giapponese, e si sa come la tecnica della fermentazione sia antica, soprattutto in oriente. Non solo per conservare i cibi ma anche per curarsi, visti i molteplici benefici dei microorganismi sul nostro organismo.

I fermentati thailandesi rafforzano il sistema immunitario e rigenerano la flora batterica, purificano l’organismo con la loro azione chelante e detossificante, rallentano l’invecchiamento cellulare grazie all’altissimo contenuto di sostanze antiossidanti, purificano, igienizzano, sono antibatterici, cicatrizzanti, antiparassitari, fertilizzanti.

Si possono quindi bere (in piccole quantità e diluiti in acqua), si possono usare per fare le pulizie, spruzzare nell’aria, usare sulla pelle (mai puri, sempre diluiti) si possono mettere nell’acqua di irrigazione, nel compost. La signora Pa Cheng cura malattie gravissime, anche, con fermentati molto invecchiati.

QUI e QUI trovate un po’ di informazioni, e anche QUI e QUI.
Ci sono gruppi e pagine Facebook dedicati all’argomento dove si possono fare domande, postare foto, anche se ogni fervida è un caso a sè e conta molto l’istinto e l’esperienza, a mio parere.

Ne ho fatti una decina.
Il primo l’ho fatto con le mele, ho messo in un secchiello di plastica da 5 litri 2 litri e mezzo di acqua (del depuratore) con mezzo chilo di zucchero di canna, ho sciolto bene e poi ho aggiunto 1 chilo e mezzo di mele bio, tagliate a pezzi, con la buccia, levando il torsolo perchè i semi sono velenosi.
Tutto qui. Ho messo il coperchio solo appoggiato senza chiudere e ogni giorno con la mano abbassavo le mele sotto il liquido per non far fare muffe. Poi col tempo non vengono più a galla, ma i primi giorni è importante fare quest’operazione, poi lo si può fare anche ogni 3 giorni.
Poi ne ho fatti con lo scarto d’arance, con erbe spontanee raccolte in giro, con zucca, aglio, cipolla, zenzero, aloe, mirto, malva… il mio preferito è quello di equiseto.
Si possono usare verdure, frutta, erbe.

Dopo un anno si possono utilizzare, devono essere acetici. Se li si vuole usare a scopo curativo li si deve anche fare invecchiare, più invecchia e più si potenzia.

Si possono fare fermentare tutti i tipi di frutta e verdura e erbe che ci vengono in mente, il fermentato moltiplicherà le proprietà di quell’alimento, potenziandolo. Si possono utilizzare vegetali particolarmente interessanti dal punto di vista curativo, l’aloe per esempio.

Se usate facebook e siete interessati ai fervida cercate i gruppi dedicati, spesso sono disponibili a rispondere alle domande e mettono a disposizione materiale da leggere per approfondire l’argomento.

 


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