verdure e legumi

Fare i germogli in casa in modo semplice

germogli-lenticchie

 

Sono anni che faccio i germogli in casa, anche se non spesso perchè me ne dimentico per mesi, e conosco due metodi comodissimi per farli senza comprare aggeggi ingombranti e costosi.

I germogli, dal punto di vista nutrizionale, sono fantastici. Quando un qualunque seme germoglia si sta preparando a diventare una pianta, ha quindi una potenzialità enorme e le proprietà del seme vengono amplificate dalla germogliazione.
Si possono far germogliare tantissimi semi, piccoli e grandi, io che sono monotona faccio sempre germogliare le lenticchie e il crescione o l’alfa alfa. Le lenticchie sono quelle che uso anche per cucinare, bio, mentre i semini di crescione e alfa alfa si trovano nei negozi bio in scatoline di un’azienda tedesca, apposta per germogli.
I famosi germogli di soia che si trovano ovunque nei super (che io evito perchè non sono bio) sono in realtà germogli di fagiolo mungo, detto anche soia verde, potete anche provare a far germogliare quelli, o anche gli azuki, in passato ci ho provato e son venuti benissimo, quelli che non mi erano riusciti sono i ceci.
Oltre ai legumi si possono far germogliare tutti i tipi di semi, tranne quelli delle solanacee che sono tossici. Non è necessario comprare le bustine apposite da germogliare che di solito costano di più, i normali semi secchi che si mangiano e si usano in cucina si possono anche germogliare: girasole, zucca, grano saraceno, grano, farro, riso, fagioli… e si possono utilizzare i semi bio che vendono da seminare nell’orto (tranne le solanacee), per esempio tutti i tipi di cavoli.
Fondamentale che siano semi bio e che i cereali siano integrali.
I legumi si può anche cuocerli un minuto prima di mangiarli per renderli più digeribili, ma in generale i germogli si mangiano crudi. Io quelli di lenticchie li mangio anche crudi.
I fitati contenuti nei cereali e nei legumi, che sono antinutrienti, cioè che inibiscono l’assorbimento di elementi importanti come i minerali, vengono disattivati con l’ammollo e la germogliazione.

Ma quali sono questi due metodi comodissimi?
Uno è il sacchettino e l’altro è il colino con la scodella.

Cose di cui avevo parlato già anni fa.

I sacchettini si possono cucire facilmente (usando tessuto naturale, per esempio va benissimo il “cencio della nonna” che si trova nelle mercerie), ma li vendono anche on-line.
Sono comodi perchè non sono ingombranti e permettono in modo semplice di produrre grandi quantità di germogli senza ristagni d’acqua (si evita così la formazione delle muffe).
Il sacchettino secondo me non è adatto a semi molto piccoli. Ma perfetto per tutti gli altri semi.
Tenete conto che, come vedete nelle foto, il sacchettino si colora di marrone. Il mio, appena cucito, era perfettamente bianco. Non preoccupatevene e soprattutto non candeggiatelo. Non serve neppure il detersivo, dopo l’uso basta una sciacquata e un’asciugata al sole.
Come funziona? Si mettono i semi nel sacchettino e poi si mette il sacchettino in un recipiente pieno d’acqua, per esempio una brocca. Si lascia a mollo per una notte e il giorno dopo si sciacqua il sacchettino con dentro i semi sotto il rubinetto (anche se per la verità sarebbe meglio acqua senza calcare e cloro), si appende il sacchettino sopra il lavandino e si lascia scolare. Tutto qui. Basta ricordarsi di bagnare il sacchettino mattina e sera, se fa molto caldo anche 3 volte al giorno, e in pochi giorni ci saranno i germogli pronti da mangiare. Si può decidere di aspettare che ci sia la prima fogliolina oppure mangiarli prima, quando c’è solo un accenno di germoglio, come si preferisce.
Un avvertimento: non mettete troppi semi. Sembrano pochi ma poi si gonfiano, cresce il germoglio e ci si ritrova con una quantità enorme di germogli. Ne basta una manciata.

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L’altro sistema è perfetto per i semini piccoli come lino, crescione, senape, alfa alfa. Si mette un colino in una scodella o una ciotola, la cosa importante è che rimanga spazio tra il colino e il fondo della ciotola. Si versano i semi nel colino, si riempie di acqua e si lascia a mollo un paio d’ore, coperto. Poi si tira su il colino, lo si sciacqua e si butta l’acqua, si lasciano cioè i semi nel colino nella scodella ma senza acqua fin quando si formano i germogli, basta ricordarsi di bagnare e scolare un paio di volte al giorno. I semi faranno delle radici sotto il colino, che è importante non rimangano troppo bagnate, per questo è meglio che il colino rimanga più in alto rispetto al fondo.

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Quando sono della lunghezza giusta, i germogli si conservano in frigo così si ferma la crescita. Durano tranquillamente una settimana se sono asciutti, si possono anche lasciare nel sacchettino e riporli così.
Si utilizzano ovunque, soprattutto nelle insalate, ma si possono anche aggiungere ai sughi, alle zuppe o ci si possono fare delle salsine tritandoli.

Coltivare germogli permette di avere quantità notevoli di vitamine e minerali anche quando non si hanno a disposizione verdure fresche e lo si può fare sempre durante l’anno, è un vero e proprio orto in miniatura.

Informazioni sulle proprietà dei germogli QUI e QUI.


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