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Polvere d’agrumi

Polvere d'agrumi

 

Una cosa che non manca mai a casa mia è la polvere d’agrumi.
Che non è altro che buccia d’agrumi fatta essiccare e tritata.

Mangio tanti agrumi, da anni, ogni mattina. Un limone spremuto appena alzata e poi arance, mandarini, pompelmi. In estate solo limoni e pompelmi. Tutti bio.
Quindi cerco di utilizzare anche la buccia, di salvarne l’aroma, i principi nutritivi, gli oli che contiene. Questa non è certo una ricetta. E in rete c’è un sacco di gente che fa seccare le bucce in un altro modo.
Ma vi spiego come faccio io.


Polvere d’agrumi

Le bucce le tolgo prima di fare la spremuta o comunque di utilizzare gli agrumi, col rigalimoni. Ci metto un attimo.
A mio parere è importante togliere solo la parte gialla o arancio, senza togliere la parte bianca, che ha un sapore amarognolo e rovinerebbe il gusto.
Secondo me è anche importante, per preservarne le qualità, fare essiccare la buccia a filini a 40 gradi, che lo si faccia con l’essiccatore o con il forno.
Oltretutto a filini ci mette davvero poco, io riempio la placca del forno e in meno di un’ora è secca.
Se si fanno essiccare le bucce tagliate grosse o addirittura intere per poi tritarle si spreca molta più energia (cioè soldi e inquinamento) non solo perchè ci mettono ore ad essiccare ma anche perchè poi bisogna tritarle col tritatutto, mentre io le pesto pochi secondi con il pestello, ho provato anche a tritarle fini ma perdono l’aroma.

Si conservano per mesi in un barattolo di vetro a temperatura ambiente ma vi finiranno prima che sia di nuovo inverno, tempo di agrumi. Io le uso ovunque: le spargo sull’insalata, nei sughi, nelle minestre.

Si possono anche unire alle erbe nelle tisane, anche lasciandole a filini, senza tritarle.


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