Ed è finito anche novembre e la zucca è stata un successone! Tantissime ricette, un record.
Del resto la zucca è proprio versatile e piace quasi a tutti.
C’è tempo fino alla mezzanotte di oggi per la zucca, poi si comincia con cavolfiori e broccoli, altra verdura meravigliosa.
Dicembre sarà il mese di tutti gli esponenti della famiglia brassicacee/crucifere che hanno il “fiore”, perchè è una categoria così importante e salutare che in futuro faremo l’altra metà della famiglia.
Cioè da domani ci possiamo sbizzarrire con cavolfiori di tutti i colori, cavolo romanesco, broccoli, cime di rapa, broccolo fiolaro (per quei 3 che lo conoscono, non so neppure se è il periodo giusto), no verza, no cavolo cappuccio, no cavoletti di bruxelles, no cavolo nero.
La mia ultima ricetta con la zucca è coi semi e non è neppure mia perchè l’ho copiata da spighetta. Sono cialdine di quinoa buonissime che si possono variare come si vuole con semini vari, alghe, spezie.
Cialde di quinoa e semi di zucca
1 tazza di quinoa
2 tazze di acqua
1 cucchiaio di olio evo
1 presa di sale affumicato (qualunque sale fino integrale va bene)
1 manciata di semi di zucca
1 cucchiaino di lievito alimentare in scaglie
* tutti gli ingredienti che ho usato sono biologici
Ho fatto bollire le due tazze di acqua, per tazze intendo i classici mug da 240 ml ma quello che conta è che l’acqua sia il doppio volume rispetto alla quinoa.
Ho buttato la quinoa, fatto bollire 5 minuti, spento e lasciato così. Ho fatto così perchè dovevo uscire ma è anche un metodo comodissimo per risparmiare gas sfruttando il calore residuo. Dopo poche ore la quinoa è cotta e raffreddata, ha assorbito tutta l’acqua ed è pronta per fare le cialde.
Ho acceso il forno a 180 gradi. Ho aggiunto alla quinoa gli altri ingredienti e mescolato.
I semi di zucca sono quelli con la pellicina verde senza sale che si trovano in tutti i bio. Sono comunque uguali identici a quelli che ho tolto ieri dalla mia zucchetta mantovana, li ho fatti asciugare in forno caldo ma spento (altro calore residuo utilizzato) e poi col coltello li ho tolti, metto la foto sotto, ci vuole un po’ di pazienza ma sono buonissimi, volendo si può anche togliere la pellicina verde che è leggermente amarognola. E si possono anche tostare leggermente in padella o nel forno.
Ho messo sulla placca del forno un foglio di carta forno e ho formato le cialdine livellandole bene col dorso del cucchiaio., Alte 2/3 millimetri. Ho cotto fino a doratura. Sono buonissime mangiate ancora calde ma anche fredde, si rammolliscono solo un po’. Si sbriciolano molto, non sono molto compatte. Per questo ho preferito farle tonde, così non son da tagliare e spostare ed è più comodo.
maria
30 novembre 2012 at 10:41Sai cosa ti consiglio prima dello scadere della sua ora gratin di zucca e amaretti! Fantastico:) Forse non lo sai ma sono passata a wordpress e mi mancano i tuoi commenti e i tuoi pareri..ci sono giusto dei sofficissimi muffin a aspettarti:) Passa da me, te ne offro uno;)
LA LUNA NERA
30 novembre 2012 at 10:43Ciao, ti leggo sempre molto volentieri e prima o poi metterò mano a una delle tue belle ricette.
Mi sembrava di aver visto anche come utilizzare le giuggiole per dolcificare i dolci da forno, ma non riesco a ritrovare il post! O forse mi sbaglio…
Comunque grazie
ciao
Sara
30 novembre 2012 at 11:32Beh le copierò sono belline!
Ho già un ricetta pronta x dicembre, evviva!!!E manco era programmata!e ne o in archivio di bonissime col fiolaro che amo molto(credo si trovi + avanti però).
Bon sono a posto, felice sono!bacio
stelladisale
30 novembre 2012 at 12:42maria non mangio zucchero per cui niente amaretti, e comunque non smetto di mangiare la zucca perchè è finito novembre…
la luna nera, no, non ero io perchè le giuggiole non le ho mai nè viste nè mangiate, forse era saretta qui sopra?mi sembrava che ne avesse parlato, comunque grazie
saretta, io ho solo il cavolfiore romanesco pronto in frigo, vediamo adesso cerco anche nel blog qualcosa di vecchio, per il broccolo fiolaro adina ha fatto il post all’inizio di gennaio, per cui più o meno a dicembre dovrebbe esserci, ma solo nelle zone di produzione credo, e in qualche tua gioielleria di fiducia forse http://lacucinadiadina.blogspot.it/2008/01/il-broccolo-fiolaro.html
elena
30 novembre 2012 at 13:00Originale! (per me che non avevo visto l’altro post)…troverò il coraggio di prepararmi i semi di zucca? mi sembra un lavoro ‘da terzo mondo’ (quei lavoretti di recupero di pseudo-immondizia da cucina…che richiedono un sacco di tempo…anche se poi ripagano con la soddisfazione e il gusto…)
letissia
30 novembre 2012 at 15:05Che buone queste cialde, hanno un aspetto molto appetitoso Ed è ottmo il metodo di cuocere i cereali, specie quelli integrali, così come hai fatto tu, a fuoco spento. Complimenti come sempre Stella
stelladisale
30 novembre 2012 at 16:27elena, ma no non è terribile come sembra
letissia, si, la cottura passiva andrebbe diffusa di più, è una genialata
L'orto di Michelle
30 novembre 2012 at 18:23grazie per il passaggio di testimone. Da domani in pista nell’orto di Michelle il Cavolfiore…vi aspetto con le vostre ricette cavolesche e benvenuti nell’orto di Michelle!
elisabetta pendola
30 novembre 2012 at 19:01ma che delizia queste cialdine te le copio SUBITO!
stelladisale
30 novembre 2012 at 19:36mirco, grazie a te domani metto il link preciso al post. buon mese di Salutiamoci.
grazie elisabetta, fammi sapere
Lo
3 dicembre 2012 at 15:05sei stata davvero superpaziente con i semi….quasi un esercizio zen….mi piace molto l’idea delle cialde: è un altro modo per mangiare il cereale
stelladisale
3 dicembre 2012 at 15:39è buonissima croccantina la quinoa e per i semi è molto rilassante fare questi lavori monotoni
brii
5 dicembre 2012 at 17:36oh, queste me le sono perse.
la quinoa mi piace moltissimo, di solito l’accoppio con bulgur o miglio.
Da sola mai.
Quindi queste sono da provare.
Ma per non farle sfaldare come si potrebbe fare? Aggiungere un goccio di olio di oliva che lega?
baciuss
stelladisale
5 dicembre 2012 at 20:27si, buonissima, no ma stanno assieme abbastanza, si sbriciolano un po’, si può provare con dell’amido forse, l’olio c’è già…
baciuss