salse sughi e pesto

Salsa tahina

 

Questa salsina semplicissima l’ho presa da “La cucina del Medio Oriente e del Nord Africa” di Claudia Roden ed è buonissima.
Certo deve piacere l’aglio perchè rimane crudo, se no si può omettere.

La tahina non è altro che sesamo, in particolare quella che uso io è fatta con sesamo decorticato bio, e nient’altro.
Calorica, ma fa bene, sono i grassi quelli buoni, certo senza esagerare, è molto proteica, anche.


Salsa tahina

Semplicissima, fatta con tahina e yogurt in parti uguali, succo di limone (poco soprattutto se lo yogurt è acido) un pizzico di sale, uno spicchio d’aglio grattato (sembra che il coltello per l’aglio non vada bene, in salento ho preso il grattaaglio di terracotta) prezzemolo tritato che io non avevo, o altre erbette, si può mettere anche del cumino pestato, credo esistano diverse varianti.

La mia salsina con la tahin preferita rimane quella con la purea di prugna humeboshi (che poi sembra sia un’albicocca in realtà, giapponese, conservata a lungo sotto sale e foglie di shiso) e acqua, in proporzioni variabili secondo i gusti (più humeboshi più acida, più tahina più dolce).

Un’altra variante macrobiotica è con miso (per le dosi si fa a occhio, anche qui, e si allunga sempre con l’acqua.
Il miso è pasta fermentata a base di soia, cereali (riso, orzo) e sale.

Un’altra ancora, presa dalla cuoca petulante è con salsa di soia, aceto di riso, acqua, oltre alla tahina ovviamente.

Queste salsine (le proporzioni si possono variare a piacere, sperimentando) si usano anche per condire la pasta o degli spaghetti giapponesi con grano saraceno, stanno bene con cereali, verdure, sui crackers, dappertutto… gli ingredienti si trovano nei negozi bio.


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