Quando si fa la cagliata rimane il siero, che non si butta ma si usa nei lievitati.
Io ho fatto questa focacciona morbida morbida, simil-pugliese.
Focaccia siero patate pomodorini
250 gr pasta madre rinfrescata la sera prima
500 gr farina 0 bio
200 gr patate cotte al vapore e schiacciate
1 cucchiaino di malto di grano
1 cucchiaino di sale
siero di latte q.b.
olio extra vergine d’oliva
pomodorini
sale rosso delle hawai (o altro sale)
Ho impastato tutti gli ingredienti, aggiungendo il siero fino a quando ho avuto un impasto molle, il tipico impasto da pane senza impasto, di quelli che poi scappano da tutte le parti quando cerchi di dargli una forma e di fare le pieghe, insomma mollissimo.
Ho lasciato a lievitare mezza giornata (deve raddoppiare e fare le bolle) e poi ho fatto delle pieghe sulla spianatoia molto infarinata, ho formato una palla e l’ho messa sulla carta forno in una teglia tonda, ho tirato e lasciato lievitare ancora un paio d’ore.
Poi scaldato il forno a 200 gradi ed ho aggiunto i pomodorini tagliati a metà, ho versato l’olio sulla focaccia, un bel giro abbondante (nell’impasto non c’è olio), cosparso di sale rosso delle hawai, ho infornato circa 15 minuti.
Tutto qui.
Fedra
20 agosto 2010 at 11:55Tutto qui???? e’ una meraviglia!!!!!!!!!!!
)
Bacioni
ps qui tutto procede…ormai mancano meno di due settimane…brrr…
Fedra
stelladisale
20 agosto 2010 at 12:52fedra grazie, son sempre le solite cose
baci baci
in bocca al lupo
saretta
20 agosto 2010 at 13:19Stellinaaaaa!ma che bella serata abbiamo passato?Sìsì buono quel risto
Incredibili le tue focacce, vorrei tanto riuscire anch’io a farle!
Buon we madame Chanel!;)
stelladisale
20 agosto 2010 at 14:55saretta, ma certo che ci riesci, impasto mollissimo senza impasto e via… bellissima serata e si mangia bene in quell’indiano, si si sfotti tu che tra me e elena vedrai che sartoria che facciamo
buon we
Geillis
20 agosto 2010 at 17:51Questa focaccia profuma proprio di estate e di buono: sono sempre più invidiosa della tua pasta madre, ma non mi decido mai a cominciare, anche perchè faccio il pane molto di rado, ormai (per ragioni di dieta)…
Laura
20 agosto 2010 at 17:52Curiosità: la fai così spesso la cagliata, che ho visto anche impiegata nella ricetta della torata salata con i porri? E’ così speciale?
stelladisale
20 agosto 2010 at 20:42laura, se vuoi te la mando eh ne ho mandate in giro parecchie, non c’è bisogno di usarla spesso, basta rinfrescarla una volta alla settimana, se la vuoi dimmelo che te la spedisco
marcella
21 agosto 2010 at 06:33Wow! Rientro dalle ferie e cosa trovo? Tre post da salvare subito!
Spettacolo i panini dolci, le tartellette e questa focacciona!
E la torta salata? He, he, la faccio domani sera! Io ho fatto una sola volta il “latte cagliato”, ma ovviamente ho buttato il latticello!
Tieniti pronta con il secchiello per la raccolta delle more!
Laura
21 agosto 2010 at 09:21Grazie Stella, sei gentilissima! Forse però non ho capito bene, parlavo del latte cagliato .. lo fai molto spesso?
Non so se ti riferivi alla pasta madre, mi piacerebbe molto, ma poiché sono spesso via da casa per lavoro purtroppo non ce la farei a mantenerla bene.
stelladisale
21 agosto 2010 at 10:14marcella, ciao, bentornata, ok allora fammi sapere
laura-anonima, scusa ma non parlavo con te parlavo con geillis che in realtà si chiama laura, e mi sembrava interessata alla pasta madre, non vedo perchè dovrei mandare a te la pasta madre che mi hai fatto una domanda incomprensibile sulla cagliata e infatti non avevo neppure pubblicato il commento
non ho capito, cos’è che vuoi sapere? se faccio spesso la cagliata? no, perchè? erano mesi che non la facevo anche perchè mangio pochissimi latticini, e quindi?
la cagliata come ho spiegato bene nel post della torta salata ai porri è una specie di formaggio e sembra ricotta (se guardi la foto lo vedi pure), la parte liquida che resta si chiama siero e l’ho usato per questa focaccia, in questa focaccia non c’è la cagliata ma c’è lo scarto della cagliata, il siero, per cui in realtà l’ho fatta una volta sola, adesso hai capito? a volte basta leggere il post… se poi sia speciale o meno non lo so, dipende da cosa intendi con la parola speciale, è un formaggio fresco sano e veloce da fare che ti costa pochissimo e sai cosa c’è dentro, latte crudo sale e aceto, è abbastanza “speciale” per te?
Laura
21 agosto 2010 at 10:39mi spiace aver urtato la tua suscettibilità per così poco .. semplicemente ero curiosa di sapere se la cagliata era così buona che velesse la pena farla, dato che non l’ho mai fatta. Pensavo che questo fosse un luogo per poter avere un minimo di dialogo sui post. Scusa, non mi permetterò più di scrivere.
stelladisale
21 agosto 2010 at 12:01laura, se facesse schifo non la metterei nel blog ti pare? non tornare a scrivere è una buonissima idea!
Laura
21 agosto 2010 at 12:33terrificante!!!!!
Daphne
21 agosto 2010 at 13:01Mamma mia Stellina ^_^ è bellittima
) ..da pugliese posso dirti che questa focaccia fa una gran bella concorrenza alla nostra.
Non vedo l’ora di mettermi all’opera con il tuo prezioso regalino
stelladisale
21 agosto 2010 at 13:29daphne, grazie, col siero viene sofficissima, fammi sapere come va
buone vacanze
marta
23 agosto 2010 at 10:39mamma stella che bave con questa focaccia!

la cagliata mi è venuta molto bene, sai?! ora (che è in frigo da più di 24h) è molto “soda” (si può tagliare a fette) e voglio vedere se “fonde”…in questo caso credo non comprerò mai più mozzarella!
PS ho anche fatto qualche esperimento col siero..aggiungendo un po’ di latte e nuovo aceto per vedere se ricagliava…ma niente…
ho idea che serva più “materia grassa” (lo dico da profana però)!
grazie ancora e a presto (PS stupende le foto di bergamo!!!) ^__^
stelladisale
23 agosto 2010 at 10:59marta, sono contenta che ti sia piaciuta, non credo possa assomigliare molto alla mozzarella, più alla ricotta, il siero non ho mai provato a ricagliarlo di nuovo, credo che ci voglia un caglio di quelli che vendono in farmacia…
grazie a te, ciao
Leti
3 settembre 2010 at 13:59Hummm si mangia dallo schermo quasi
Che bontà dev’essere!