Se la vigilia di ferragosto piove piove piove e fa freddo e viene voglia di accendere il forno ma bisogna arrangiarsi con quello che c’è saltano fuori queste tartelette, quasi uguali a queste, senza zucchero ovviamente.
Le mandorle non le ho e metto quello che trovo, nell’impasto, poco convinta, ma alla fine erano così buone che ho fatto le foto (con la luce artificiale, perchè, appunto, sembrava novembre).
Tartellette pesche e uvetta vegane senza zucchero
Frolla all’olio senza zucchero arrangiata con quello che c’è
130 gr di farina 0 bio
100 gr tra sesamo, armelline di albicocche (tritati al macinacaffè) e cocco disidratato
una presa di vaniglia in polvere
mezzo cucchiaino di cremor tartaro di quello addizionato con bicarbonato, che si trova nei negozi bio
1 pizzico di sale, ma poco poco poco
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
2 cucchiai di malto di mais bio
acqua q.b.
Mischiare tutti gli ingredienti ed amalgamare bene formando una palla, impastando qualche minuto diventa unta e si compatta, deve avere la consistenza della frolla. Non serve lasciarla riposare o metterla in frigo.
Ricoprire gli stampini unti schiacciando con le dita, livellare i bordi, spargerci sopra il ripieno. Ah il ripieno!
Pesche spadellate con uvetta e calvados ma anche il marsala va bene
2 pesche nettarine
una manciata di uvetta
calvados
Ho tagliato a pezzettini un paio di nettarine lasciando la buccia, le ho messe in padella con una manciata di uvetta e un pizzico di sale (poco eh) ho scaldato mescolando per qualche minuto ed ho aggiunto del calvados (avanzato dalle altre tartellette chissà quando la finirò quella bottiglia), non so quanto, a occhio, ed ho cotto a fuoco basso per una decina di minuti, anche meno, non devono spappolarsi. Niente zucchero.
Ho lasciato intiepidire e poi messo sulle tartellette.
Ho infornato a 180 gradi per 15 minuti circa.
Quando sono state tiepide le ho tolte dagli stampini ed ho versato sopra ognuna un cucchiaino di malto di grano, per lucidarle ma anche per aggiungere un po’ di dolcezza.
Sorriso
17 agosto 2010 at 19:22Ciao Stella, rieccomi!! Non appena riesco ti chiamo per un film insieme e ti racconto del viaggio. Le tartellette sembrano gustosissime!! un abbraccio
stelladisale
17 agosto 2010 at 19:29ciao! tutto bene in danimarca? si erano buonissime davvero…
manu e silvia
17 agosto 2010 at 20:40Ciao! Eh si, anche qui la vigilia di ferragosto c’era un tempaccio! altro che sole e mare: pioggia e freddo!
Deliziose e delicate queste frolle! Una base semplice e croccante, per un ripieno dolce e leggermente alcolico! Perfette da gustare davanti alla finestra…al calduccio!
baci baci
imma
18 agosto 2010 at 07:36mmmmmmmm che dire stellina,ogni tua proposta è un invito irresistibile epr una golosa come me queste poi sono anche sane…che si puo volere di piu!!baci imma
saretta
18 agosto 2010 at 07:42Bellissime, geniale l’inserimento del sesamo nell’impasto!Sei troppo forte cara!
frida
18 agosto 2010 at 08:22Vediamo…
- qui fa freschetto
- io sono golosa
- ho delle pesche da far fuori
…sì sì ho tutti gli ingredienti per provare a fare questa leccornia !
Baci
Elena
18 agosto 2010 at 08:25Cara Stella, praticamente tutte le ricette del tuo blog riempiono i miei appunti di ‘ricette da provare’…sei creativa e geniale ciao
stelladisale
18 agosto 2010 at 09:32grazie, molto gentili tutte quante
isafragola
18 agosto 2010 at 11:27che bel lucido che gli dà il malto! Ne sono avanzate per caso?
stelladisale
18 agosto 2010 at 11:47no isa ce le siamo sbafate tutte
Luciana
19 agosto 2010 at 09:17Che belle, e che buone devono essere!
Non sapevo che il malto desse questo effetto lucido…odio la gelatina!
Già messa nelle note “da fare”…dopo il viaggetto!
bizbizbiz
Luciana
lelli
26 agosto 2010 at 17:55Ciao,il tuo è il primo sito di cucina in lista tra i “preferiti”.Mi piacciono molto le tue ricette perchè curiosano tra i diversi tipi di cucina,in particolare vegetariana (io sono vegetariana..ma non fanatica)ma con levità,in modo aperto..Fatto per compleanno di mio figlio queste tortine ed erano molto buone, ma forse ho fatto l’ompasto troppo molle e la cottura quindi è stata più lunga.Ritento senz’altro perchè il gusto era delizioso!
Grazie
stelladisale
26 agosto 2010 at 18:17grazie lelli, infatti è proprio “in modo aperto” che vorrei affrontare qualunque cosa, per l’impasto la consistenza del mio è come una frolla normale, solo meno compatta e più unta ma abbastanza dura…
luciana scusa non ti avevo salutato, grazie