Questi cantucci salati sono buonissimi e perfetti per l’aperitivo o anche da regalare. Quest’anno non ho voglia di dolce, non ho fatto biscotti neppure da regalare, solo il pan di spezie. Ho da settimane un panettone che mi guarda dallo scaffale senza nessuna voglia di tagliarlo anche perchè è un panettone “normale”. Di quelli che se la tirano molto ma “normale”. Con i suoi regolamentari monodigliceridi degli acidi grassi che non mancano mai, insomma il panettone industriale. Me l’ha regalato insieme ad altri 3 la ditta che lo produce. Senza chiedermi prima se lo desideravo, avevano il mio indirizzo da quando due anni fa avevo vinto un contest sul panettone. Probabilmente danno per scontato che in regalo si possa accettare qualunque cosa. Che essendoci recessione siam tutti quanti morti di fame. E comunque chi pensa sia un regalo sicuramente non fa parte del mondo dei blog. Non sono regali questi. Te le mandano, le cose, perchè tu le pubblicizzi sul blog. Cosa che io non ho assolutamente intenzione di fare.
Dal prossimo anno anzi vorrei mettere un bannerino con su scritto “questo è un blog spot free” o qualcosa del genere, e mi piacerebbe che anche altri lo facessero, riferito non tanto ad eventuali annunci adsense o banner di circuiti pubblicitari che riportino ad aziende ma soprattutto al contenuto dei post dove le pubblicità rischiano di essere più subdole. Il bannerino vuole dire che i post sono veri, spontanei, e che se viene citata un’azienda è per consigliare un prodotto che si conosce perchè lo si acquista regolarmente ed è un buon prodotto, tutto qui.
In questa ricetta ho usato una farina particolare, la Sette Effe del Mulino Marino, è fatta con un mix di cereali: grano duro, grano tenero, farro, segale, orzo, grano saraceno, mais.
Acquisto le farine al Mulino Marino perchè sono quelle farine che quando fai il pane, esattamente uguale a quello che fai da mesi con altre farine (bio e buone pure loro) lo assaggi ancora caldo e dici ma che buono ma come mai ma cosa ci ho messo sta volta che è venuto così buono e poi ah già! la farina! ho cambiato farina ho usato la buratto del mulino marino (che è una tipo 2).
Non dico mai che ho un blog quando mando una mail per acquistare dei prodotti e, sarò strana, ma pagare le cose mi piace, pagare il prezzo giusto per prodotti di qualità, anche, mi piace.
Da gennaio una novità ci sarà sicuramente, metterò i prezzi degli ingredienti. Per curiosità mia prima di tutto. Non è detto che i prezzi siano bassi, l’intento non è dimostrare che fare le cose in casa costa di meno, è solo informazione.
Questi cantucci li avevo provati anche in un’altra versione che non mi è piaciuta, avevo preso la ricetta dal libro di una blogger, c’erano i ceci cotti e l’uvetta, solo che i ceci diventano durissimi una volta ricotti e infastidiscono, lo stesso per l’uvetta che infastidisce per l’eccessiva dolcezza in un biscotto salato, a parer mio. Ho preferito una versione solo con le mandorle, è più equilibrata e comunque leggermente dolce.
Sono molto facili e veloci da fare e potete sbizzarrirvi con le spezie o erbette che preferite e con frutta secca diversa (nocciole, pinoli).
Cantucci salati alle mandorle
200 gr farina Sette Effe (vedi sopra)
50 gr farina di ceci
1 cucchiaino (da caffè) di cremor tartaro/bicarbonato/amido
1 cucchiaino (da caffè) di sale fino
1 cucchiaino (da caffè) di spezie (le stesse del pan di spezie – chiodi di garofano, cannella, pepe lungo, noce moscata, cardamomo)
1 uovo
5 cucchiai di olio evo
8 cucchiai di birra
100 gr di mandorle pelate
50 gr di mandorle con la pellicina
Tutti gli ingredienti che ho usato sono biologici.
Ho sbattuto con una forchetta l’uovo ed ho aggiunto l’olio e la birra.
Ho unito tra loro tutti gli ingredienti secchi e mescolato bene.
Ho unito i secchi con i liquidi mescolando bene e poi unito anche le mandorle, impastando con le mani. La consistanza è morbida ma non appiccicosa.
Ho formato due salsicciotti (più o meno larghi 5 cm e alti 2 cm) e cotto in forno caldo a 175 gradi per mezz’ora.
Li ho tolti, ho aspettato che si intiepidissero e poi li ho tagliati a fettine e rimessi in forno fino a leggera doratura, 15 minuti circa.
Si conservano benissimo in vasi di vetro o scatole di latta.
marzia
21 dicembre 2011 at 13:45sei fantastica, mi piace molto questo tuo rigore
anche io odio la pubblicità, soprattutto quella occulta
e i blog con le file di loghi di sponsor per cui si capisce che chi cucina lo fa solo o principalmente per proporre quel prodotto
io non conto, non ho nemmeno un blogghino ma volevo farti sapere che sono con te
BUON NATALE!!!
davide
21 dicembre 2011 at 14:12tutte ottime intenzioni! Interessante il tema dei prezzi sugli ingredienti.
Una curiosità… dei panettoni che non mangerai che ne farai? Spero che anche se “normali” vadano a chi ha bisogno, sarebbe un bel gesto soprattutto in questo periodo
elena
21 dicembre 2011 at 14:28Apprezzo anch’io la tua trasparenza e serietà, ottima la scelta di propugnare l’uso di ingredienti che usi davvero e che ti convincono davvero!! circa i costi delle ricette: certo non vuoi dimostrare che fare in casa costa meno, ma secondo me vedrai che anche usando prodotti soddisfacenti e di qualità l’autoproduzione è praticabile a livelli alti con costi abbordabili…anche a me piacciono gli ingredienti un po’ particolari e magari un po’ più costosi…
stelladisale
21 dicembre 2011 at 14:53marzia, grazie, buon natale anche a te ma credo che farò un post con gli auguri prima di domenica
davide, grazie, i panettoni li ho regalati, credo comunque che a chi “ha bisogno” l’ultima cosa che gli serve è un panettone, e non credo nella bontà stagionale… comunque ho capito il concetto
elena, si, diciamo che è difficile confrontare, e poi c’è il tempo che ci s’impiega, però ci sono cose che ormai non riuscirei più a comprare glà fatte…
anirac
21 dicembre 2011 at 15:43ottima idea!!
marcella
21 dicembre 2011 at 22:53Buoni questi biscotti da proporre per un aperitivo/antipasto.
Bella l’idea di metter i prezzi per le ricette: io penso che alla lunga, la qualità paghi.
Insomma, come si diceva una volta: chi più spende, meno spende!
P.S. anch’io ci sono cose che non riuscirei più a comperare già fatte. Così come ci sono cose che non sopporto più, tipo gli aromi artificiali.
Sara I° lab
22 dicembre 2011 at 07:26Ciao Stella,
bel post e bella l’idea del bannerino pubblicità-free: anche a me dà molto fastidio entrare nei vari blog e trovare i post, chiaramente fatti per pubblicizzare forzatamente un certo prodotto. Quindi, se anche questa iniziativa avesse poco seguito, perché non la fai punto?
Condivido il parere sulle farine del Mulino Marino: sono eccezionali, danno un sapore tutto diverso a quello che cucino, che sia pane, panettone o torta.
Ne approfitto per mandarti gli auguri per un Buon Natale, anche da parte di Erik.
A presto,
Sara (& Erik – ex dirimpettai)
P.S.: salutaci, se ti capita, la signora al piano di sotto )
stelladisale
22 dicembre 2011 at 09:04anirac, grazie
marcella, si, se si considera tutto, anche la salute e la soddisfazione, paga abbondantemente
sara, ciao! ti vedevo che commentavi da izn ed ero quasi sicura che fossi tu! tanti auguri a te e a erik di buone feste, il condominio di stranieri sta benissimo e ve la saluto la signora
si, chissenefrega se ha poco seguito…
lise.charmel
22 dicembre 2011 at 09:59io invece di biscotti ne ho fatti tanti da regalare e di salato ho fatto solo i crackers (come quelli che avevi postato anche tu, con le alghe, solo che io li ho fatti con le erbe di provenza). questi cantucci mi attirano molto, io pensavo di fare quelli del libro che dici, ma ora che so di questi difetti mi sa che copierò i tuoi!
lise.charmel
22 dicembre 2011 at 10:00ps: volevo chiederti, la farina del mulino marino si trova solo online?
Sara
22 dicembre 2011 at 10:31Ebbrava Stella, sono contenta tu abbia detto queste cose, specie perchè il tuo è un blog “in vista”.Penso esattamente le stesse cose, ho già cercato in passato di dirlo ma, ho ben altra risonanza, anche perchè a me non arriva mai nulla a casa
E’ un po’ che non pasticcio seriamente con le farine ma, proverò queste farine(o forse le ho già usaate in passato e mi conforndo con un altro mulino!!!!)
Mi piace questa alternativa salata, perchè non passa anche a me questo amore per il dolce?!
Un bacione bella
stelladisale
22 dicembre 2011 at 10:33lise non so dove si trova, io l’ho comprata direttamente da loro, cioè ho mandato una e-mail, mi hanno mandato il listino, ho fatto l’ordine e me l’hanno mandata
stelladisale
22 dicembre 2011 at 10:44saretta, in vista fino ad un certo punto, ce n’è di molto più in vista, anzi più partecipi ad eventi sponsorizzazioni e altro e più sei in vista
le farine ci sono anche quelle del mulino sobrino molto buone, ma al mulino marino sono più veloci nello spedirtele… baci
barbara
22 dicembre 2011 at 17:46Almeno adesso so di non essere l’unica cui danno fastidio i post pubblicitari, anzi mi correggo, i blog pubblicitari. Perchè anch’io se mi trovo molto bene con un prodotto ne parlo, ma non è che in ogni mio post ci sono foto di quell’aggeggio elettronico, di quella stoviglia, link a quella marca di farina, o anche a sughi pronti (!). Ecco, è una cosa che mi fa venire l’orticaria. Anche se poi chi scrive quei post giura che i prodotti che pubblcizza gli piacciono davvero. Non voglio dare a nessuno del bugiardo, non mi permetterei, ma certe cose mi sembrano difficili da credere, tutto qui. Il banner mi sembra una cosa carina e io lo metterei volentieri. Non vorrei che qualcuno si sentisse offeso perchè nel proprio blog fa pubblicità… ma in effetti, pensandoci su, non sarebbero problemi miei.
Tantissimi auguri di buone feste!
Babi
stelladisale
22 dicembre 2011 at 19:31grazie barbara, auguri anche a te, ah qualcuno si offende di sicuro, ma qualcuno che si offende c’è sempre qualunque cosa si dica per cui…
davide
22 dicembre 2011 at 23:12questi cantucci sono favolosi, chissà se ci riesco al primo colpo! dovo posso comprare queste farine?
stelladisale
23 dicembre 2011 at 08:43davida, vedi sopra, direttamente da loro: http://www.mulinomarino.it/home.php
Mammafelice
24 dicembre 2011 at 17:03Capisco bene il tuo discorso. Noi della categoria ‘mammeblogger’ abbiamo iniziato a fare tutto questo con un Codice delle Buone Pratiche che abbiamo scritto insieme. Se ti va, e se me lo permetti, vorrei linkartelo.
Buon Natale*
stelladisale
27 dicembre 2011 at 18:53mammafelice, scusa il ritardo, lo conosco il vostro codice grazie buone feste
FrancescaV
4 gennaio 2012 at 17:28bellissima ricetta Stella, te la copierò sicuramente. Sulla questione della pubblicità subdola, la differenza la fanno sempre le persone che scrivono con sincerità e non con finta trasparenza. Buon 2012!