Si, lo so, dovrebbe essere normale che nei biscotti ci sia lo zucchero ma non in questo blog visto che ormai lo uso raramente.
Diciamo la verità, è molto più facile fare le cose con lo zucchero, è il tipo di sapore che chiunque si aspetta in un biscotto.
Per il resto sono biscotti mediamente sani, da provare assolutamente anche con del succo concentrato di mela o di dattero o di uvetta.
Fatti al volo in un momento così grigio e freddo che il forno s’è praticamente acceso da solo. Si fanno in un attimo ma sono così buoni che si mangiano anche in un attimo. E appena fatti è uscito il sole!
Piccola parentesi. Tempo fa avevo detto che avrei magari messo i prezzi degli ingredienti e ho cominciato anche a tenere tutti gli scontrini ma non è semplicissimo, per esempio in questi biscotti ho usato tre tipi di farina un po’ a casaccio e mi sono subito incartata nel calcolo. E come faccio a calcolare il prezzo delle cose che mi arrivano nella biocesta? E se vado nella biofarm appena scoperta vicino casa che non mettono il nome delle cose sullo scontrino? E le cose che sono abbandonate in cucina da mesi?
Alla fine mi sono anche chiesta a cosa serve sapere il prezzo delle cose. Mi sono anche risposta e la risposta è: a niente.
Se per mangiare spendi poco perchè mangi poco e mangi spesso cose che costano poco, se pensi che dietro ogni cibo ci sia un costo in termini sociali e ambientali molto più importante del prezzo in euro del quale è spesso inversamente proporzionale, se potresti fare un elenco lunghissimo di cose che non compri mai perchè consideri inutili o dannose ed è un gran risparmio in tutti i sensi. A quel punto sapere quanto costa quello che mangi non è il tuo primo pensiero, e non è il primo pensiero di chi ti segue sul blog, se ti segue davvero.
Comunque, dopo tutto ‘sto discorso, in coerenza, ecco i prezzi. Ho tralasciato le quantità minime, l’energia elettrica, l’acqua, e i dieci minuti di lavoro, i pitimini mi perdoneranno
Biscotti vegan mandorle cacao e zucchero
200 gr di farina mista (integrale di farro, tipo 0, tipo 2) – circa 0,45 euro
100 gr di mandorle con la pellicina – 1,2 euro
50 gr di zucchero integrale di canna mascobado – 0,22 euro
50 gr di olio e.v.o. – facendo finta che siano 50 ml 0,52 euro
1 cucchiaino piccolo di cacao amaro fairtrade
un pizzico di sale fino integrale
un pizzico di vaniglia in polvere
acqua
tutti gli ingredienti che ho usato sono biologici – totale 2,39 euro circa per 20 biscotti
Ho tritato le mandorle, ho impastato con le mani tutti gli ingredienti aggiungendo acqua fino alla consistenza giusta, ho formato delle palline schiacchiate, le ho messe su una teglia, ci ho premuto sopra una forchetta e ho infornato a 180 gradi per circa 20 minuti.
Si conservano bene per parecchi giorni in una scatola di latta.
lise.charmel
23 aprile 2012 at 10:15a volte serve sapere quanto costano le cose perché tanti dicono che gli ingredienti che noi consideriamo più sani sono anche più costosi. ma non è mica sempre vero.
prendo nota dei tuoi biscotti vegani, magari li preparo alla mia amica (anche se suo marito è allergico alle mandorle) e anche dei tuoi paninetti al rosmarino che devono essere profumatissimi.
e per commentare anche un altro post: anch’io la faccio da me la brisé, con farina, acqua, olio e un pizzico di sale: ci metto un attimo, viene croccantissima e ne faccio solo quanto mi serve (e anche questo è un modo di risparmiare).
stelladisale
23 aprile 2012 at 11:13lise, si ma sai che c’è? mi sono rotta non sai quanto di quelli che dicono che le cose bio costano care, non li considero neppure miei interlocutori per dire, per questo penso che sia inutile è come parlare italiano ai porci
al posto delle mandorle puoi usare anche le nocciole, al limite
lauretta
23 aprile 2012 at 12:47Si conservano bene per parecchi giorni in una scatola di latta.
posso rettificare che a casa mia, questi, si conservano meglio nel mio stomaco??
da me durano veramente 2 giorni….
stelladisale
23 aprile 2012 at 12:56si, effettivamente, lauretta, non è facile conservarli
Sara
23 aprile 2012 at 13:01Biscotti -mania!!!Per me è un calssico…e amo davvero queste versioni.combinazione, ne avevo pubblicati di simili venerdì!:)telepatiaaa!
Il prezzo è relativo al benessere che procura una cosa, amio parere.Se desideri andare ad un concerto davvero sei dispostoa pagare cifre alte, ma sai che il rcordo sarà per sempre.Idem coi viaggi.Idem col le cose che fanno bene Magari ho detto delle castronerie ma io ragiono in termini di qualità di vita , guardando ale mie tasche, sia chiaro, mica sono Onassis!
stelladisale
23 aprile 2012 at 13:31saretta, sto per farne altri col cocco, dev’essere il tempo traballante o la voglia di ripulire gli armadietti… però questi li faccio senza zucchero
marcella
23 aprile 2012 at 20:26Ah, ah pitimini! E’ un secolo che non sento più questo termine!
Buoni i biscottini, che si prestano a mille varianti!
Per i costi: la penso come Sara.
Ciao!
stelladisale
24 aprile 2012 at 06:27ciao marcella, beh si, se una cosa ti fa stare bene sei disposto a spendere, solo che molti non mettono il cibo sano nell’elenco delle priorità, anzi, lo considerano mortificante, il costo è una scusa
Sara
24 aprile 2012 at 12:13Anch’io li ho fatti col cocco:)devo ancora pubblicare un sacco di roba
Annamaria
25 aprile 2012 at 11:11Ciao
Da brava linguista mi chiedo: “pitimino” da che dialetto viene? È un termine di quale città?
Grazie,
A.
stelladisale
25 aprile 2012 at 12:01Annamaria, pitimì, dialetto bergamasco probabilmente anche bresciano, significa pignolo
Annamaria
25 aprile 2012 at 12:09sì, il significato l’avevo capito Grazie!
Mia nonna, che aveva vissuto i primi 10 anni della sua vita a bergamo, diceva “sei una pitima” quando da bambina facevo i capricci…
stelladisale
25 aprile 2012 at 12:38pìtima – meticoloso, pignolo, persona che annoia con le sue manie, chi si lamenta per un nonnulla
ho trovato un vocabolario in internet molto interessante:
http://xoomer.virgilio.it/kxqjfe/dialetweb/main.htm
Annamaria
26 aprile 2012 at 12:59simona
25 dicembre 2012 at 07:14ciao
sono anche io delle tue parti…. e mi faresti un immenso piacere se mi indicassi la biofarm appena scoperta…..grazie mille
ciao
Simona
stelladisale
25 dicembre 2012 at 07:54simona, ma certo, ormai sono mesi che ci vado e mi trovo bene, è a martinengo, si chiama Spineto http://www.biofarmspineto.com/
Manuela
26 aprile 2013 at 20:28Ciao! Ottimi, li ho appena fatti usando il residuo del latte di mandorle, che quindi sostituisce l’acqua e le mandorle della ricetta. Ci ho messo anche farina di riso. Proprio buoni, grazie!
stelladisale
29 aprile 2013 at 16:29grazie a te