Un’altra marmellata.
Ormai è deciso, lo zucchero inteso come saccarosio ce lo dimentichiamo che non serve.
Chi l’avrebbe mai detto che alla fine avrei pure imparato a fare le marmellate buone senza zucchero che non le sapevo fare neppure con lo zucchero.
Insomma avevo del rabarbaro in freezer, dimenticato dall’anno scorso. Ho pensato che per le fragole era tardi ma era tempo di ciliegie e allora ne ho prese tre cestinetti e ho fatto la marmellata, molto simile a quella di fragole e rabarbaro solo che di malto ne ho messo molto meno e anche di rabarbaro, non so neppure se si sente alla fine il rabarbaro, di sicuro si sentono le ciliegie, che col trucchetto dell’agar agar si riesce a cuocerle solo un’oretta e rimangono dei bei pezzi consistenti come piace a me.
Insomma è la migliore marmellata che io abbia fatto finora, e il malto di mais ci sta bene, è più dolce del malto di grano, se ne può usare poco, con una frutta dolce dolce 150-200 gr su un chilo di frutta bastano.
Vi ho convinto? Scommettiamo che neppure questa riesco a farla durare per controllare se si conserva bene anche dopo anni?
Confettura di ciliegie con malto e agar agar
200 gr circa di rabarbaro pulito e tagliato a tocchetti (ma non è indispensabile)
900 gr circa di ciliegie snocciolate e tagliate a metà
250 gr di malto di mais bio (che adesso si chiama sciroppo)
un pizzico piccolissimo di sale
un cucchiaino di agar agar in polvere
Ho messo in pentola rabarbaro ciliegie e malto, cotto 1 oretta circa, aggiunto l’agar agar, fatto bollicchiare ancora 10 minuti e invasato.
Ho poi fatto bollire i vasetti mezz’ora per sterilizzare.
La prossima di albicocche. Uguale ma con meno malto e sempre di mais. Idea per una spezia da abbinare alle albicocche?
Saretta
30 giugno 2010 at 09:26Eccola che spetatcolo!!!
Alle albicocche abbinerei il cardamomo, che dici?
frida
30 giugno 2010 at 09:34Fantastica! Non ho mai amato le marmellate per tutto lo zucchero che contengono, ma l’idea di usare il malto e l’agar agar mi alletta molto. Va bene anche il malto di riso? E’ più o meno dolce del malto di mais?
Grassie e un bacione!
stelladisale
30 giugno 2010 at 10:14saretta, cardamomo eh, ci avevo pensato anche io… oppure il timo limone
frida, io credo che quello di mais sia il più dolce, a me piace di più quello di grano o di riso ma nella marmellata secondo me quello di mais ci sta bene perchè se ne può mettere di meno e si risparmia anche, ho l’impressione che regga meglio la cottura ma non so se è solo un’impressione eh, ma si può usare qualunque malto,
baci
marcella
30 giugno 2010 at 11:29Wow che spettacolo!
Io domani vado a caccia di ciliegie per la marmellata, e un po’ la farà così! Poi ti dico come è venuta.
Con le albicocche ci stanno molto bene delle mandorle spezzettate.
roberta cobrizo
30 giugno 2010 at 12:55ho “marmellato” anch’io 6 kg di ciliegie!
che profumo.
ho provato a cuocerla anche meno… ti saprò dire.
sara b
30 giugno 2010 at 13:38ma sai che ho ritrovato (e mangiato) una marmellata di mele cotogne del 2006 ed era ancora squisita? non sono neanche morta, e ormai non muoio più visto che l’ho mangiata un mese fa mai usato l’agaragar per le marmellate, molto interessante!
stelladisale
30 giugno 2010 at 15:31marcella, ok, ah, ora che ci penso ho delle armelline di albicocca che ho preso al naturasi!
roberta, usti 6 vhili, due ore di snocciolamento… e coi noccioli ci fai un cuscinetto?
sara, cercherò di dimenticarmene anche io… così vediamo se anche senza zucchero si conserva bene uguale, l’agar agar è comodissimo per addensarla leggermente, soprattutto se non si usa lo zucchero
marcella
30 giugno 2010 at 19:03Mi è venuto in mente un altro abbinamento: albicocche e lavanda.
Sì, le armelline vanno benone!
Mia nonna sosteneva che non era marmellata di albicocche se non ci metteva qualche mandorla (amara) che otteneva schiacciando qualche nocciolo!
stelladisale
30 giugno 2010 at 19:29la lavanda ho solo l’olio essenziale che ho preso per il bucato, quasi quasi provo l’accostamento… tanto è puro e pure biodinamico
Sorriso
1 luglio 2010 at 13:07Questa ricetta la giro subito a mia madre, grande produttrice di marmellate. Anche io adoro la marmellata di ciliegie, gustosissima.
Sorrisi…
stelladisale
1 luglio 2010 at 13:11sorrisi, poi fammi sapere se l’ha fatta allora
marcella
1 luglio 2010 at 16:27Pant, pant… torno adesso con il bottino!
Sei chili di ciliegie bellissime! Ma non ho il malto di mais:-(
Dici che va bene lo stesso quello di grano?
Ho prenotato le albicocche per la settimana prossima
Arg… non mi ricordo mai che ho gli oli essenziali biodinamici pure io…dai prova, magari in un barattolo o due!
Ultima cosa: io non ho mai sterilizzato i barattoli di marmellata. Se la invaso caldissima dici che non va bene?
stelladisale
1 luglio 2010 at 17:09ma dove vai a prenderle, dal contadino? 6 chili! non buttare i noccioli eh che li vendono a 5,50 euro al chilo su internet, ma solo se ne compri 10 chili se compri i sacchettini piccoli costano 8 euro 500 grammi… massì va bene anche quello di grano, magari mettine un po’ di più perchè a me sembra che dolcifichi meno…
boh, io li sterilizzo i vasi per sicurezza, so che un sacco di gente non lo fa e rimangono benissimo sotto vuoto lo stesso, lo faccio per stare più tranquilla, perchè non essendoci lo zucchero ed essendoci anche poco malto, tutti che dicono che senza zucchero non si conserva e mi hanno messo l’ansia…
marcella
2 luglio 2010 at 07:51Sì, sì dal contadino!
I noccioli li ho buttati … posso recuperarli, ma poi come faccio a lavarli? Perchè un po’ di polpa rimane attaccata, e poi che me ne faccio?
Ok, provo con il malto di grano e poi ti faccio sapere. Per la sterilizzazione, forse è meglio farla, perchè non c’è zucchero… Ma il malto non è uno zucchero anche lui? Boh! Beata ignoranza!
stelladisale
2 luglio 2010 at 08:07marcella nel prossimo post te lo faccio vedere cosa farci coi noccioli, ho appena fatto le foto
ma no li lavi in modo approssimativo, poi li fai seccare al sole e se è rimasto un pochino di polpa da secca si toglie meglio, ci si fanno i cuscinetti ma ce ne vogliono parecchi, comunque conviene tenerli e metterli da parte…
ecco infatti, perchè comunque c’è zucchero nella frutta e anche il malto è uno zucchero e quindi non è mica come mettere la verdura sott’olio, solo che rispetto alla classica marmellata ce n’è di meno anche come quantità, boh…
marcella
2 luglio 2010 at 09:25Bello! Aspetto ansiosa il post sui noccioli!
E ti aspetto per le more, ricordati!
roberta cobrizo
6 luglio 2010 at 19:10eravamo in tre a snocciolare…
i noccioli sono ancora in terrazzo a seccare… mio marito mi ha stupito: è stato lui a ricordarmi di farlo!
sandra
8 luglio 2010 at 21:06hai mai sperimentato l’ alga mizoguchi per le marmellate? l’ ho trovata oggi in erboristeria e mi sono lasciata tentare…
poi ricordando qualcosa che avevo lettoin passato mi sono fatta tentare anche dalla purea di umeboshi…mi sai dare dei consigli su come usarla?
grazie e…complimenti per le tue ricette e le tue foto…molto invoglianti!!
sandra
stelladisale
9 luglio 2010 at 06:28sandra, no, mai sentita nominare…
la purea di umeboshi invece ce l’ho sempre, ci faccio una salsina con la tahin, di solito faccio un cucchiaino di purea di umeboshi e due di tahin, aggiungo acqua a poco a poco ed è buonissima con le verdure al vapore, se no le palline di riso integrale cotto, con dentro un cucchiaino di purea e avvolte nell’alga nori, e poi me ne mangio un cucchiaino se ho mangiato qualcosa di extra, zucchero frutta, o per l’acidità di stomaco…
sandra
12 luglio 2010 at 21:15provata la tua marmellata di cilegie..fantastica!!
In una parte ho provato ad aggiungere l’ anice stellato…slurp…te lo consiglio!!
grazie per i consigli sull’ umeboshi..proverò!!
e..l’alga di cui ti parlavo…alla fine è un altro nome per l’ agar agar!!:-)
complimenti per le tue ricette…sono una vera fonte di ispirazione!!
stelladisale
13 luglio 2010 at 06:32grazie sandra
Manuela (fiOrdivanilla)
23 agosto 2010 at 16:16NOTO con piacere che allora non sono l’unica a fare uso dell’agar (io talvolta anche un mix di agar e kuzu per una consistenza da paura:) per le confetture! che bella la tua!
Ho lo stesso problema: sono così buone certe confetture che anche se potrebbero durare chissà quanti anni in dispensa, lascio passare una settimana al massimo, giusto per far prendere bene il sapore ad esempio dei semini o qualche cosa d’altro che ho aggiunto… poi apro. E tempo di finire un vasetto, apro già il secondo Ora, stranamente, ne ho 4 in dispensa… chissà quanto durano
Manuela (fiOrdivanilla)
23 agosto 2010 at 16:18ah, tra l’altro l’ultima postata è stata proprio di ciliegie!!
la tua mi ispira proprio tanto, da mangiare a cucchiaiate!
stelladisale
23 agosto 2010 at 16:51manuela, non ho mai provato il kuzu ma l’agar agar ormai mi ha conquistato, e anche le marmellate senza saccarosio… questa era buonissima
Elena
29 novembre 2010 at 17:40Recentemente, parlando con le mie amiche della gastronomia macrobiotica, mi dicevano di aver approfondito l’argomento “sciroppo/ malto”. Si sono fatte mandare la scheda tecnica dal grossista e hanno scoperto che sono DIVERSISSIMI i due prodotti e che lo sciroppo è uno di quegli zuccheri che loro macrobiotici vedono come il fumo negli occhi e che non ha nulla a che fare con il malto. Dunque secondo loro bisogna continuare a cercare e comperare il malto!!!ciao ciao
stelladisale
29 novembre 2010 at 19:15elena stai parlando di quello della ecor che prima si chiamava malto e adesso sciroppo e sembra apparentemente rimasto invariato? ci sono differenze nel procedimento? perchè in teoria dovrebbe venire sempre dai cereali, a parte che ormai ne uso così poco anche di malto che in fondo ti dirò non importa, ma i prodotti ecor cominciano a starmi sulle palle, cercheremo il malto se riesci a darmi indicazioni più precise mi farebbe molto piacere, baci
Elena
30 novembre 2010 at 11:48Sono prodotti che compro al Naturasì del marchio “Finestra sul cielo” (però mi risulta che ci sia un unico produttore di malto in tutta Europa che fornisce tutte le ditte). Le etichette sono uguali ma è cambiata solo la scritta…vengono entrambi da cereali, ma il malto è una cosa lo sciroppo è totalmente diverso (così assicurano gli esperti!). Se riesco mi faccio dare dettagli sulla scheda tecnica dei 2 prodotti e ti faccio sapere (anch’io non sono fanatica come certi macrobiotici però mi secca che dicano che sono lo stesso tipo di prodotto se non è vero!!)
stelladisale
30 novembre 2010 at 13:01ok grazie, per curiosità
Elena
6 dicembre 2010 at 09:58Allora: lo sciroppo non contiene orzo germogliato e è pieno di zuccheri semplici (tanto vale usare lo zuccheo, allora!. Il malto è composto da zuccheri composti…ho trovato questa scheda, prova a studiartela…. http://www.tibiona.it/shop/tibiona-product_info-n-Malto_d_Orzo_900g_BIO-pId-795.html
stelladisale
6 dicembre 2010 at 12:51questa scheda di tibiona dice esattamente il contrario cioè quello che dicevo io all’inizio che malto e sciroppo sono la stessa cosa, cambia solo la denominazione perchè può essere (probabilmente per legge) chiamato malto solo quello d’orzo, perchè l’orzo è l’unico che contiene gli enzimi per la scissione degli zuccheri per cui per gli altri cereali vengono aggiunti degli enzimi, ecco perchè quello di orzo si chiama malto e quello di riso grano o mais si chiama sciroppo… dice proprio all’inizio che il malto è uno sciroppo e se leggi le varie schede dei prodotti il procedimento risulta identico, tutti sono fatti con cereali germogliati, del resto è cambiata solo la dicitura negli ultimi mesi ma è rimasto lo stesso identico prodotto sia come sapore che consistenza, non può essere una cosa completamente diversa ti pare? in ogni caso come ti dicevo non lo uso praticamente mai, l’ultima marmellata che ho fatto ho usato succo di mela concentrato ed è venuta buonissima, il malto/sciroppo andrebbe usato comunque molto raramente e chi conosce la macrobiotica lo sa…
se poi le tue negozianti pensano che queste di tibiona siano balle e hanno le prove che il procedimento usato sia un altro mi piacerebbe saperlo
elena
7 dicembre 2010 at 13:30Sì, forse hai ragione per la scheda Tibiona. Certo è che le mie amiche macrobiotiche hanno demonizzato lo sciroppo dopo aver fatto studiare attentamente la scheda tecnica del prodotto al dr. Halsey (LaSanagola). Loro usano solo malto di riso (che però contiene una piccola quantità di orzo…) e, occasionalmente, malto di orzo o succo concentrato di mela. Ripeto che non sono assolutamente esperta, sto smettendo ormai quasi del tutto lo zucchero…ma è stata una scelta ‘spontanea’ e non ideologica. Comunque, quello che ho capito è che malto e sciroppo non sono assolutamente la stessa cosa sia per come vengono preparati che per la faccenda zuccheri semplici/complessi.ciao, ciao